Kitchen
Banana
Yoshimoto
Feltrinelli,
€ 7
Il
romanzo che ha reso famosissima Banana Yoshimoto in Italia nel lontano 1991, è
composto da due storie distinte che hanno come tema comune l’amore per il cibo.
Se
non ci fossero l’arte della cucina e i riti quotidiani legati al cibo, i
protagonisti del libro sprofonderebbero nella depressione, perché è la cucina
che riesce a far superare loro momenti difficili come la morte, la solitudine e
l’abbandono.
Ciò
che è degno di nota sono i temi trattati, molto variegati (si parla anche di
famiglia, stalking, transgender, amore, la fine dell’adolescenza, e gli altri
di cui sopra), ma se dovessi dare un giudizio complessivo non sarebbe positivo:
la trama è evanescente, un po’ adolescenziale, tant’è che a parte i temi
ricorrenti non mi ricordo gli intrecci delle due storie!, lo stile di scrittura
è troppo scarno (frasi velocissime, un sacco di chiusure quando si poteva usare
un punto e virgola a spezzare un po’...), certi paragrafi sono contorti e mi
sono chiesta se non fosse anche un po’ colpa di Amitrano (storico traduttore
italiano della Yoshimoto).
Ma
sono comunque rimasta incuriosita dai temi trattati, e siccome mia sorella è
una sua grande fan e possiede TUTTI i suoi libri, sicuramente me ne farò
consigliare un altro da lei.
Banana
Yoshimoto nel complesso mi ha un po’ schifato (è decisamente un’autrice
sopravvalutata), ma allo stesso tempo mi incuriosisce... magari col tempo
riuscirò ad apprezzare anche le storie e i suoi personaggi.
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