giovedì 28 marzo 2013

L'Alchimista

 
L'alchimista
Paulo Coelho
Bompiani, 18 €
 
Un altro autore su cui nutrivo grandi aspettative, da quando mi sono interessata al pellegrinaggio di Santiago de Compostela, è Coelho. Uno fra i suoi libri più famosi è “Il cammino di Santiago”, ispirato appunto al suddetto viaggio a piedi in Spagna.
Non avendo letto nulla di questo scrittore, e per non partire proprio da quel libro, ho cominciato la sua conoscenza con “L’Alchimista”, che purtroppo sì è rivelato una summa di massime, credi popolari e filosofia banalotta sul come e perché raggiungere un obiettivo di vita. Il tutto spiegato attraverso la storia di Santiago, un pastore che per trovare se stesso vaga per il mondo fino alle Piramidi d’Egitto, illuminato durante il cammino da delle “presenze mistiche” che lo indirizzano man mano sulla retta via.
Quello che non mi è piaciuto è la leggerezza anche di contenuti, non solo di linguaggio e sintassi utilizzati, di tutto il libro: ci sono tantissimi consigli di vita che in realtà sono facilissimi d’ascoltare da ciascuna persona che ci sta vicino e ci vuole bene – a chi non è mai capitato di trovarsi in un momento di difficoltà ed essere aiutato da un amico, una persona cara? - ciascuno di noi quidi può diventare filosofo come Coelho e dispensare “pirle” di saggezza... ma allora ci voleva proprio un libro per questo?
E mi spiace dirlo ma questo è il classico romanzo per chi non ha una grande cultura letteraria.
 
4/10

venerdì 15 marzo 2013

Sognavo l'Africa


Sognavo l’Africa
Kuki Gallmann
Mondadori, 12 €
 
La scrittrice Kuki Gallmann è diventata famosa anni fa per i suoi libri che raccontano l’Africa e in particolare il Kenya, paese che è diventato la sua casa dopo che vi si trasferì dall’Italia con il secondo marito e i figli di entrambi.
Non mi aspettavo però da “Sognavo l’Africa” un racconto in cui al centro ci sono in primis lei e poi i suoi famigliari, e da sfondo piuttosto lontano la vera essenza dell’Africa che si respira invece pagina per pagina in romanzi come “La mia Africa” di Karen Blixen. “Sognavo l’Africa” è infatti un’autobiografia in cui la natura selvaggia, gli abitanti autoctoni e gli animali vengono visti con un certo distacco: i kenioti sono i servi che ramazzano casa Gallmann, gli animali che vivono allo stato brado sono lì per essere inseguiti, uccisi e seviziati da quella orrenda pratica che è il Safari; il Kenya è un posto da scoprire viaggiando su elicotteri privati e facendo visita ad amici lontani dell’alta borghesia occidentale che vivono in ville con piscina e organizzano party a cui partecipa solo l’elite blasonata (irraggiungibile per noi lavoratori salariati a 40 ore settimanali).
Poi però ci sono brani in cui ti commuovi, leggendo del rapporto che Kuki aveva con il figlio adorato e del legame sentimentale, quasi soprannaturale, che aveva con il marito, un amore fatto di rispetto e ascolto reciproco; e poi di come sia riuscita a superare i tremendi lutti che hanno segnato la sua vita.
Non è stata una brutta lettura, anche se mi aspettavo un racconto in cui ci fosse effettivamente un rapporto stretto tra la vita e la natura e non invece una quotidianità fatta di privilegi e poca reale comunione con la terra – nemmeno l’accenno finale all’impegno messo dalla Gallmann a fondare una associazione a favore della natura mi ha fatto cambiare idea.
 
6½/10

lunedì 4 marzo 2013

Storyville portraits

https://farm6.staticflickr.com/5503/14236120504_8bf0056b0e_c.jpg
 


Storyville portraits
E.J. Bellocq
Abscondita, 24 €

Ernest Bellocq divenne famoso con le sue fotografie solo dopo la morte, con il ritrovamento di una serie di lastre di genere erotico scattate intorno al 1912, che avevano come soggetto donne e ragazze che lavoravano e vivevano nel distretto di Storyville a New Orleans come prostitute.
Questo volume monografico ripropone una buona parte di quelle fotografie e ci restituisce nel tempo gli sguardi e le pose mai affettate di donne consapevoli e a loro agio davanti all’obiettivo. E’ questa la particolarità degli scatti: le donne ritratte non danno mai la sensazione di essere state costrette ad esibirsi nude, ma sono divertite, maliziose, a volte un po' impacciate ma comunque sicure di sé. Sono fotografie candide, ingenue e soprattutto mai volgari.
Peccato per la brutta qualità delle stampe, troppo scure, mentre in rete alcuni file caricati mostrano, essendo più nitidi, tanti particolari che nel libro sono inghiottiti dall’oscurità.
 
9/10