Fausto e Anna
Carlo Cassola
Mondadori, 8.40 €
Scritto nel 1949 e, dopo varie vicissitudini,
pubblicato nel 1952 è la cronaca dell’amore che sboccia tra Fausto e Anna, due
giovani della media borghesia toscana negli anni precedenti alla Seconda Guerra
Mondiale.
Diviso nettamente in due parti, ho trovato molto
interessante la prima, che vede appunto Anna e Fausto conoscersi, frequentarsi
e innamorarsi; sono pagine molto delicate, anche se tristi perché dopo un paio
di capitoli si intuisce già che il loro amore sarà tormentatissimo: Anna
psicologicamente matura e consapevole dei suoi sentimenti, cozza inevitabilmente
con la codardia e l’infantilismo di Fausto.
La seconda parte purtoppo si perde nel racconto
noiosissimo dell’esperienza di Fausto con la Resistenza durante la guerra, di
questa parte ho trovato però con sorpresa un’accesa critica nei confronti dei
partigiani; vengono messi in luce infatti i comportamenti errati e l’abuso di
potere in cui caddero anche loro durante la guerra.
Il finale chiude il cerchio e tira le somme di una
relazione difficile, in cui entrambi i protagonisti si arrendono all’evidenza
della sconfitta.
Il romanzo non mi è piaciuto totalmente, la seconda
parte la salterei per la sua lentezza e per colpa di un personaggio come Fausto
che non sia fa amare dal lettore; mentre le pagine che vedono protagonista Anna
e le analisi delle sue riflessioni meritano davvero una lettura.
E’ l’opera prima di Cassola e purtroppo è evidente...